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Azienda che ci migliora

L’azienda che ci migliora

Esiste un’azienda ideale in cui lavorare che ci migliora. Le aziende migliori infatti, sono quelle capaci di trasformaci in una versione migliore di noi stessi.

Prendo spunto da un bell’articolo pubblicato da Gallup intitolato The Powerful Duo of Strengths and Engagement. Gli autori mettono in evidenza gli effetti positivi che si generano per la persona e per l’azienda quando l’organizzazione favorisce un ambiente di lavoro che stimola l’engagement, cioè il livello di coinvolgimento ed entusiasmo che la persona sente nei confronti del proprio lavoro e dell’ambiente di lavoro. In altre parole, le aziende che si prendono cura dell’engagement dei propri collaboratori e che valorizzano i loro punti di forza, ottengono risultati migliori e prestazioni più elevate, sostenibili e durature nel tempo.

C’è un passaggio chiave per creare questo circolo virtuoso: l’autenticità.

Carl Rogers, psicologo e psicoterapeuta americano, padre dell’approccio umanistico centrato sulla persona, si riferisce a questo concetto con il termine “congruenza”. Per Rogers la congruenza è una sorta di trasparenza, di pulizia mentale, emotiva e comportamentale. Una condizione che si realizza quando la persona agisce in modo coerente con ciò che pensa e ciò che sente, rispondendo in modo conforme alla sua vera natura. In sostanza: quando è autenticamente sé stessa.

Nella sua teorizzazione dell’approccio centrato sulla persona, Rogers afferma che la congruenza è una delle tre condizioni necessarie, assieme ad empatia e accettazione positiva incondizionata, per aiutare il cliente a superare un momento di difficoltà e favorire il cambiamento verso uno stato di maggior benessere (per un approfondimento sul tema consiglio la lettura del testo Un modo di essere, Carl Rogers, 2012, Giunti Editore).

Ciò che l’autenticità può fare anche nell’ambiente di lavoro è qualcosa di straordinariamente potente. Ad esempio, e cito letteralmente gli autori dell’articolo di Gallup, ti è mai capitato di incontrare un capo, un coach o un insegnante che ti hanno aiutato a concentrarti sulla parte migliore di te? Qualcuno che ha visto cosa ti rende unico e ti ha aiutato a pensare a come mettere in pratica quelle caratteristiche? Se è così, quella persona stava praticando una leadership basata sui punti di forza. Ciò non significa che abbia ignorato le tue debolezze o le tue difficoltà: ti ha aiutato a superarle facendoti concentrare su ciò che era più naturale per te.

Essere pienamente sé stessi significa permettere alla nostra vera natura di emergere ed esprimersi in tutte le sue potenzialità.

Nella mia esperienza di Counselor (del counseling parlo qui), quando le persone sentono di essere davvero sé stesse vivono questo momento come un atto liberatorio, una rinascita in una forma più genuina e completa. Non sempre però tutto ciò può sembrarci possibile o facilmente praticabile.

Spesso infatti le persone si chiedono quanto possono rischiare di comunicare in modo aperto le proprie idee, necessità o emozioni, in un contesto come quello professionale nel quale un comportamento del genere potrebbe essere percepito come inappropriato. Proprio per questo trovo che un’azienda capace di ingaggiare i propri dipendenti attraverso una cultura che riconosce i punti di forza di ciascuno e incoraggia i propri collaboratori ad essere autentici, autorizzandoli in un certo senso ad essere pienamente sé stessi, sia anche un’azienda capace di far emergere attitudini, potenzialità e capacità personali che possono esser state precedentemente bloccate, smarrite o in qualche modo censurate.  

I dati di Gallup confermano questa tendenza: le aziende in cui si riscontra un alto livello di engagement registrano un assenteismo inferiore dell’81% rispetto alle aziende con un basso livello di engagement e un turnover inferiore del 43%. Sono dati che ci devono far riflettere. 

Le persone desiderano un’organizzazione e un team che le faccia sentire parte di qualcosa: un luogo in cui si sentano apprezzate e comprese e possano continuare a imparare e crescere grazie ai propri punti di forza. Gli esseri umani vogliono contribuire e contare qualcosa. Costruire una cultura basata sull’impegno e sui punti di forza dà vita a tutto ciò e, in ultima analisi, si traduce in prestazioni elevate e sostenibili.

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