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Come scrivere un curriculum efficace?

Quali sono le regole per scrivere un curriculum efficace? Questa domanda è un po’ come la ricetta del ragù: potreste farla a cento diversi recruiter, esperti di ricerca e selezione, coach e chi più ne ha più ne metta, eppure ognuno vi darebbe la propria infallibile ricetta. Un po’ come le nostre nonne con il ragù, appunto.

In questo articolo non vi fornirò la ricetta per un cv perfetto. Mi limiterò, invece, a dirvi come mi comporto solitamente, da recruiter, quando esamino un cv. In questo modo dovreste essere in grado di cogliere piccoli – e spero utili – consigli per scrivere un curriculum efficace rispetto al vostro specifico scopo. Iniziamo!

Prima di tutto, quando scrivete il curriculum dovete provare ad immedesimarvi in una persona che non vi conosce, ma che leggendo il vostro cv riuscirà, con ragionevole precisione, a:

  • comprendere le vostre esperienze passate;
  • analizzare le vostre competenze;
  • immaginare i vostri obiettivi professionali.

Il primo consiglio è quindi: rileggete o fate leggere attentamente il vostro cv a qualcun altro.
È assolutamente chiaro di cosa vi occupate e di cosa vi siete occupati in passato? Avete descritto chiaramente le attività che svolgete o avete svolto nel vostro percorso professionale? Leggendo il curriculum, è deducibile la logica con la quale vi state proponendo per un particolare ruolo o annuncio di lavoro? 
Se le risposte a queste domande sono tutte affermative, è molto probabile che il cv che state inviando vi conduca all’obiettivo che vi siete prefissati: essere contattati per il colloquio.

Certo, non sempre la formula è così matematica.
Vediamo quali sono gli ingredienti da tenere in dispensa per una buona ricetta.

1. A chi sto mandando la mia candidatura?

La prima cosa che faccio quando ricevo un cv è verificare se si tratta di una candidatura spontanea o di un cv inviato in risposta ad un annuncio di lavoro. Nel primo caso, devo essere colpito da qualcosa di interessante per la mia specifica occupazione. Generalmente i recruiter lavorano su settori specifici e sono colpiti dai profili che possono utilizzare per le ricerche o i clienti che stanno seguendo in quel determinato momento o di cui si occupano abitualmente.

Per intenderci, se nella mia attività di recruiter mi occupo di ricerca e selezione per il settore farmaceutico e sanitario, sarò più propenso ad aprire il curriculum, valutarlo ed eventualmente contattare il candidato, se quest’ultimo è un tecnico di laboratorio, un medico oppure un informatore scientifico, perché la sua esperienza è attinente al target e al settore di cui mi occupo. Diversamente, se mi arriva un curriculum di un ingegnere, di un operaio o una barista, quel cv sarà con ogni probabilità eliminato e non susciterà nessun riscontro utile alla vostra ricerca di lavoro, semplicemente perché lontano dal target professionale di mia pertinenza.

Consiglio: prima di inviare il cv, informatevi bene sulla persona, l’azienda o la società ai quali state inoltrando la vostra candidatura. In questo modo potrete ottimizzare la vostra presentazione e marcare la differenza tra un cv letto e uno aperto e subito eliminato.

2. Ho i requisiti richiesti?

Se si tratta di un cv inviato in risposta ad un annuncio di lavoro, la prima cosa che faccio è verificare che ci siano i requisiti per processare la candidatura. Cerco le parole chiave relative alle esperienze, alle attività e alle responsabilità ricercate dal cliente per il quale sto portando avanti la selezione.

Consiglio: verificate con attenzione i requisiti indicati nell’annuncio di lavoro e fate in modo che nel vostro curriculum siano presenti dei chiari riferimenti agli stessi requisiti.
Se nell’annuncio viene indicato come requisito imprescindibile l’aver maturato almeno 5 anni di esperienza in ruoli di software developer, o avere una laurea in ingegneria meccanica, assicuriamoci che queste due caratteristiche emergano e siano facilmente visibili nel nostro cv. Utilizzate sempre le parole chiave contenute nell’annuncio di lavoro. Cercate di costruire un cv che parli la stessa lingua dell’annuncio e che utilizzi il maggior numero di parole chiave in esso presenti. Questo servirà al recruiter per individuare con precisione all’interno del cv l’esperienza e le responsabilità del candidato più in linea con la ricerca che l’azienda cliente gli ha affidato.

3. Il mio cv descrive gli obiettivi professionali che voglio raggiungere con la prossima esperienza lavorativa?

Quando leggo un curriculum mi domando sempre perché la persona lo ha inviato. Cosa sta cercando? Cosa le interessa davvero? Perché ha scelto di inviare il cv proprio per quell’annuncio di lavoro? È un po’ come se il cv che state inviando debba contenere tra le righe, quasi implicitamente, il motivo che vi sta portando a candidarvi e l’obiettivo che vi interessa raggiungere ottenendo quel lavoro (dell’importanza di chiarire i propri obiettivi, anche e soprattutto a se stessi, ne ho parlato qui).

Un buon modo per essere sicuri di fornire correttamente questa informazione ai recruiter, è inserire nel cv quattro o cinque righe – non di più -, nella parte iniziale, per descrivere il vostro profilo professionale e i vostri obiettivi futuri.
In alternativa, potete accompagnare il curriculum con una lettera di presentazione nella quale potrete spiegare le motivazioni che accompagnano la vostra candidatura, ovvero le ragioni che vi spingono a considerare un cambiamento e quello che mirate a raggiungere con la prossima esperienza professionale.

Se riuscite a scrivere un curriculum che include tutti i suggerimenti condivisi sopra allora sarà un curriculum efficace e potrete ritenervi già ad un ottimo punto.
Poi si sa, ognuno apprezza il ragù della propria nonna, ma diciamo che con questa ricetta dovreste riuscire ad accontentare la maggior parte dei recruiter, da quelli che prediligono i pasti in trattoria a quelli dal palato più gourmet.

In bocca al lupo!

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