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Dovrei rivolgermi a un consulente di carriera?

La Psicologa americana Dawn Graham ha scritto un articolo per Forbes lo scorso agosto che mi sono permesso di tradurre liberamente in italiano.
L’articolo riflette in ogni sua parte il mio approccio al mondo della consulenza di carriera e credo sia uno strumento fortemente utile a chi oggi si domanda se dovrebbe o meno rivolgersi ad un consulente di carriera, o – più propriamente in inglese – ad un career coach.

Qui di seguito il pezzo tradotto, l’articolo originale “Should I Hire A Career Coach?” lo trovate qui.

Come Psicologa professionista so che uno dei passi più difficili da compiere nel processo di avvio alla terapia è determinare se ne varrà davvero la pena oppure no. Il secondo più difficile da compiere invece è capire dove trovare un terapista qualificato. Di conseguenza, molte persone non iniziano mai la terapia e continuano a soffrire inutilmente, oppure aspettano molto più a lungo di quanto non avrebbero voluto prima di iniziare ad andare in terapia.

Gli stessi dilemmi esistono per chi cerca lavoro e si interroga sull’utilità della consulenza di carriera, soprattutto quando si è senza un’occupazione e non si percepisce uno stipendio. Ti sembra controproducente spendere soldi in un momento in cui sarebbe più auspicabile risparmiarli, quindi, piuttosto, vai avanti da solo sperando che le cose funzionino, e se non lo fanno, ti senti frustrato e svuotato. 

Sebbene consultare un career coach potrebbe non essere indicato per tutti o per ogni tipo di ricerca, se non riesci a prendere una decisione o non sai dove trovare un professionista che possa aiutarti, ecco cosa puoi fare.

PARTE 1. Ho davvero bisogno di un career coach?

Solo tu puoi rispondere a questa domanda, ma nella mia esperienza, rivolgerti ad un consulente può aiutarti a trovare il giusto lavoro molto più velocemente di quanto non faresti da solo se ti rispecchi in un almeno una delle seguenti situazioni:

  • È passato molto tempo dall’ultima volta in cui hai dovuto cercare un lavoro.
  • Vorresti intraprendere un cambiamento di carriera importante.
  • Non hai una rete di collegamenti solida e la ricerca online è la tua unica strategia. 
  • Non aggiorni il tuo curriculum o il tuo profilo LinkedIn da qualche anno.
  • Sei ancora in fase di “esplorazione” e non hai chiari i tuoi obiettivi.
  • Stai scappando da qualcosa e non semplicemente cercando nuove opportunità.
  • Stai affrontando un momento difficile a causa della disoccupazione che dura da molto tempo o a causa del licenziamento da parte della tua azienda.
  • Stai cercando lavoro da tanto ormai e non stai riscontrando nessun interesse da parte delle aziende.
  • Dopo l’invio della tua candidatura arrivi sempre al primo colloquio, ma mai al secondo.

Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali potresti prendere in considerazione l’idea di rivolgerti ad un career coach. Considera che anche coloro che hanno già un buon impiego e che non stanno affrontando nessuna delle situazioni sopra descritte possono trarre vantaggio dalla consulenza di carriera, durante una fase di transizione lavorativa magari, quindi vale davvero la pena pensarci.

Se hai già deciso di rivolgerti ad un consulente, è importante che tu comprenda bene il suo ruolo. I career coach non sono cacciatori di teste, terapisti o “professionisti del posizionamento”; sono piuttosto consulenti qualificati che ti aiutano a migliorare la tua presentazione e i relativi documenti a supporto (il curriculum, la lettera di presentazione, ecc.), a migliorare la strategia di ricerca di lavoro, a creare un network efficace, ad esercitarti nei colloquii di lavoro e ad accrescere la fiducia che hai in te stesso attraverso continui feedback. Talvolta sono anche dei “coach di responsabilità” [n.d.r. letteralmente “accountability coach”] che ti aiutano a far in modo che tu rispetti tutte le scadenze della tua to-do list.
Spesso si tratta di figure cresciute nel campo delle Risorse Umane, specializzate in ricerca e selezione oppure di professionisti del collocamento che essendo stati “dall’altra parte della scrivania” sono in grado di condividere i propri consigli con le persone che cercano lavoro. Ma possono avere anche background diversi, certificazioni e specializzazioni di vario tipo che in effetti possono generare confusione nei clienti. 

PARTE 2. Selezionare il giusto consulente di carriera

Scegliere il career coach giusto può sembrare scoraggiante. Come fai a sapere chi è davvero qualificato? Chi può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi? Sono consulenti professionali oppure cercano solo di rubare i tuoi soldi? Esattamente come quando scegli una scuola materna per tuo figlio o un hotel in centro per il tuo viaggio a Londra, i passaparola e i consigli personali sono un ottimo modo per trovare il consulente che fa al caso tuo.
Un’altra fonte spesso trascurata è il centro impiego della tua ex facoltà. Molte università offrono infatti servizi continui agli studenti e sono in contatto con consulenti di carriera esterni verso cui possono indirizzarti. In caso contrario, Internet è probabilmente la tua migliore risorsa e la funziona “cerca” di LinkedIn è una risorsa molto utile.

Sfortunatamente ci sono molte informazioni da vagliare online, quindi ecco alcuni criteri chiave per guidarti nella tua decisione:

Esperienza e background. Sebbene non sia necessario per un career coach avere un’esperienza lavorativa diretta nel settore in cui speri di trovare lavoro, può essere utile se il consulente ha già lavorato in aree correlate a quella della tua ricerca. Dato che stai per affrontare un cambiamento, vorrai un coach che abbia già aiutato altre persone a cambiare carriera e che capisca la necessità di reinventare sé stessi. Inoltre, una precedente esperienza nella ricerca e nella selezione di figure professionali consente al coach di comprendere il punto di vista del datore di lavoro, incredibilmente prezioso durante la tua ricerca. Attenzione: nessuna testimonianza pubblica o raccomandazione da parte di altre persone. La maggior parte dei consulenti è disposta a fornirti un riferimento con cui puoi parlare se sei ancora incerto, quindi assicurati di chiederlo.

Stile/approccio. Come per qualsiasi tipo di relazione, la compatibilità è un fattore chiave per la buona riuscita della consulenza. Pensa a cosa sarebbe più utile per te: flessibilità, struttura degli incontri, affidabilità del consulente? Alcuni coach hanno programmi e pacchetti fissi, mentre altri personalizzano i servizi in base alle tue preferenze o offrono tariffe orarie. Contatta più di un consulente in modo da poter scegliere quello che si adatta di più alle tue esigenze e al tuo stile. Non sentirti obbligato ad acquistare un pacchetto di tre mesi se desideri solo una revisione del curriculum. Detto questo, spesso occorrono da tre a quattro sessioni per valutare le potenziali sfide di una persona in cerca di lavoro e per creare una strategia, quindi non lesinare neanche. Quello della consulenza potrebbe essere uno degli investimenti più importanti che fai per te stesso. Attenzione: poca flessibilità. Sebbene alcuni consulenti facciano uso di modelli o altre risorse già strutturati, non vuoi finire il tuo percorso con un curriculum o una lettera di presentazione che non riflettano la tua personalità e il tuo valore. Nel competitivo mondo del lavoro, “la stessa taglia non veste tutti”.

Conoscenze/istruzione. I trend del mondo del lavoro cambiano continuamente, quindi è importante che i consulenti di carriera stiano al passo con i tempi. Scegli un consulente che sia aggiornato sulle ultime tendenze e che abbia un sito web decente dove puoi saperne di più sui servizi offerti. Chiedi al consulente cosa fa per stare al passo con le ultime strategie di ricerca di lavoro e su quale parte del processo di career coaching si concentra maggiormente (per esempio sull’esplorazione delle competenze, sugli strumenti di ricerca di lavoro, sulla preparazione al colloquio). La consulenza è solo una piccola parte del suo lavoro oppure quello principale? Questo aspetto potrebbe non essere così rilevante, ma è pur sempre un elemento aggiuntivo da considerare. Inoltre, un diploma avanzato o una certificazione specializzata non rende automaticamente qualcuno un esperto. Allo stesso modo, la mancanza di specifiche certificazioni non significa necessariamente che qualcuno non sia un consulente esperto. Guardo oltre il suo nome e il suo titolo. Contribuisce in qualche modo al mondo a cui appartiene tramite blog, articoli, discussioni, ecc.? Attenzione: tutto fumo e niente arrosto. Personalmente, non sono un fan dei consulenti che scrivono il tuo curriculum, il tuo profilo LinkedIn o la lettera di presentazione per te. Di solito si tratta di modelli in copia carbone e questo processo conduce al fallimento quando durante il colloquio devi rispondere a domande approfondite sui materiali presentati. A nessuno piace cercare lavoro, ma avrai molto più successo (sia ora che nelle ricerche future) se collabori attivamente con il consulente, piuttosto che pagarlo per fare il lavoro pesante al posto tuo.

Consulenza gratuita e onestà. Per molte persone in cerca di lavoro, il career coaching è un concetto estraneo. I coach dovrebbero essere disposti a rispondere alle tue domande e a offrirti una breve consulenza gratuita per assicurarsi di poterti aiutare a raggiungere i tuoi obiettivi. Non tutti i coach saranno compatibili con le tue esigenze ed entrambi meritate l’opportunità di capirlo prima di prendere qualsiasi tipo di accordo. Se ti senti messo sotto pressione rispetto alla decisione da prendere o ti senti “costretto” ad acquistare a tutti i costi qualcosa di cui non sei convinto o che non puoi permetterti, lascia perdere. Attenzione: la vendita aggressiva. I coach professionisti riconoscono le proprie potenzialità così come i loro limiti. Se non è adatto alle tue esigenze per qualsiasi motivo (ad esempio perché si tratta di pianificazione, di finanze, di necessità speciali, ecc.), dovrebbe dirtelo onestamente e consigliarti un’altra figura professionale.

Dare garanzie? Sono molti i fattori esterni che influiscono sul fatto che ti venga offerto o meno un nuovo lavoro (per esempio il settore di riferimento, il livello della posizione, il luogo di lavoro, le competenze richieste, il mercato, l’economia, ecc.), quindi fai attenzione ai career coach che ti garantiscono che otterrai sicuramente un nuovo lavoro. Anche con un buon professionista accanto, sarai tu a dover fare la maggior parte del lavoro; se ti sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è. Ogni cliente è unico e l’esperienza di un cliente potrebbe essere molto diversa da quella di un altro. Invece di false promesse, i coach dovrebbero aiutarti a fare chiarezza sui tuoi obiettivi e sui risultati tangibili che ti aspetti di ottenere con la consulenza (vuoi che il tuo coach ti aiuti a rifare il cv, vuoi definire meglio una scelta di carriera…). Chiarire fin da subito le tue aspettative e i risultati che sarà possibile ottenere con la consulenza farà sì che non ci siano presupposti errati che ostacolano una collaborazione proficua tra cliente e consulente. Attenzione: promesse irragionevoli e il “troppo bello per essere vero”. Purtroppo, esistono alcuni professionisti che traggono vantaggio da persone alla disperata ricerca di un lavoro o da coloro che non hanno nessuna intenzione di impegnarsi nella ricerca. L’assoluta garanzia di ottenere un lavoro o di essere introdotti presso un’azienda prestigiosa in cambio di molti soldi a prescindere dal tempo che sarà necessario per ottenere quella certa posizione è un chiaro segnale di una truffa o di qualcosa di poco onesto, quindi fa attenzione, perché non esistono percorsi facili per ottenere lavori importanti.

Praticità. Non trascurare gli aspetti pratici della consulenza, come l’ubicazione dell’ufficio del coach (molti lavorano virtualmente tramite telefono o piattaforme digitali che possono essere altrettanto efficaci e molto convenienti), la disponibilità degli orari (solo nei giorni feriali?), il costo (prezzo fisso? Tariffa oraria?) e le modalità di pagamento accettate. I coach che offrono solo pacchetti estesi potrebbero non essere adatti a te se vuoi solo simulare un colloquio. Anche se non è raro che i professionisti richiedano un pagamento anticipato, non essere timido nel chiedere un piano di pagamento che si adatta meglio alle tue esigenze. Attenzione: nessun contratto. Sebbene non sia una completa garanzia, avere un contratto che determina ilvostro accordo assicurerà che le tue aspettative siano soddisfatte in modo tempestivo e senza malintesi. Può essere un modo per “coprirsi le spalle” se le cose non vanno come ti aspettavi.

In molti hanno perso il lavoro durante la pandemia, il che significa che ci sono molte persone che potrebbero improvvisarsi consulenti di carriera. Il professionista che sceglierai collaborerà con te su un aspetto molto importante e personale della tua vita. Oltre ai criteri di cui sopra, dovresti avere la sensazione che l’individuo sia davvero appassionato del suo lavoro e che si preoccupi sinceramente del tuo successo.

Fai i compiti per casa prima di scegliere il giusto consulente di carriera, ma fidati anche del tuo istinto. Non ti porterà fuori strada.

Buona ricerca!

Se sei interessata/o a un percorso di career counseling (o consulenza di carriera), contattami senza impegno. Scopriremo insieme se e quale percorso fa al caso tuo.

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